Nel 2024 ricorre l’anniversario di due eventi:
Esattamente 180 anni fa, nel 1844, per la prima volta Johann Andreas Schmeller si recò nelle Valli del Leno, in sella ad un mulo, per “sentire con le proprie orecchie i resti della lingua tedesca che ancora permangono su questi monti”, per poi proseguire fino ai “Visentheiner Siban Komaüun” (VII Comuni Vicentini) ai quali aveva fatto visita per la prima volta nel 1833.

Invece, esattamente 130 anni fa, nel 1894, il viennese Alexander von Peez, noto per il suo scritto “Unter Cimbern”, si recò nelle Valli del Leno per proseguire attraverso le Prealpi Venete, un tempo cimbre, fino all’altopiano dei “Visentheiner Siban Komaüun”.

Esattamente 180 e 130 anni dopo, linguisti, dialettologi, intellettuali interessati all’etnografia e amici delle minoranze linguistiche si mettono in viaggio alla ricerca di tracce storiche e attuali.

Perno e fulcro di questa viaggio sono le Valli del Leno, nel cuore dell’antica Terra cimbra, tra gli Altipiani Cimbri di Folgrait-Lavrou-Lusern con i confinanti “Visentheiner Siban Komaüun” a nordest, fino ai “Draizehen Kamaun vun Bearn” (XIII Comuni cimbri veronesi) a sudovest, collegati tra loro dal Sentiero Europeo, denominato in questo tratto ufficialmente “E5-Sentiero Cimbro”.